Prima del riconoscimento ufficiale della città da parte di Ferdinando IV re di Napoli, era proibito dai Conti locali di costruire edifici stabili, essi dovevano essere costruiti esclusivamente in pietra a secco. Casa D'amore, datata 1797, segna chiaramente il passaggio da un borgo non riconosciuto ad una a città regia. Come cita l'iscrizione in latino sul frontone: "Dall'autorità regia, questo edificio [è stato] il primo ad essere eretto".
Francesco D'Amore, il proprietario di questa casa, fu dunque il primo cittadino a costruire in città la sua casa dopo il suo riconoscimento ufficiale, ovviamente con l'utilizzo di malta. Dopo questa, edifici e trulli furono costruiti diffusamente con l'utilizzo di malta, un composto fatto di calce spenta e "vuolo" una particolare terra locale dal colore rossastro. In molti edifici antichi non ancora ristrutturati è possibile vedere ancora questo particolare tipo di legante che resiste fino ai giorni nostri.